giovedì 5 dicembre 2013

Sofa #n · La donna che diceva "Io sono" a tutti

I am she who adorn’d herself and folded her hair expectantly

"I can't stand the way she pouts!,
('cos she might not be pouting for me)"


di Romana Belliache


Sono Romana, sono romana, sono poutrice. Sono romena? sono Ramona? sono Romina? Sono Power. Sono to the people. Sono Teresa mica. Sono mica nata ieri.

Sono ’a chitara. Sono la selva oscura. Io sono il cielo. Io sono le rotelle sotto i tuoi pattini a rotelle. Io sono le nuvole. (E anche il burro. Sono l’antidoto al burro, anche). Io sono la pioggia su cui non ci piove sopra. Sono circolare. Sono la cerchia. (Sono il cerchio. Sono la botta). Sono l’autrice di ogni cerchione e di ogni bordura di damasco e pashmina. Sono ricamata. Sono diplomata. In arte del pouting. Sono il pouting. (“You pout, you pout”, said Laverdure).
 

Sono il pouting ma non pouto per te. Io sono il dramma delle poutrici contemporanee. Sono il pouting che fa outing e si diffonde in maniera ipostatica sotto la mia fronte. Sono il pouting apostatico, ergo (el murtadd!). Io sono ergo.

Io sono i vitelli. Sono dei romani. Sono belli (che la morte li fa). Sono Belli (che li mortacci sui possano averne bene). Sono colei che sono. Sono coesistente a me.

Io sono la Creazione. Sono l’endorfina della Creazione. Sono la creatura. Sono la scrittura. Sono la lettura. Io sono letta. Sono la dirittura. (Io sono
’a dirittura). Sono l’arrivo prima della partenza. Sono un punto. Sono due punti: sono una vista. Sono due viste. Io sono il mio vedere. Io sono la forza del destino sociale. Sono il verbo caro fatti alle finestre.
Io sono la Storia sono Io.
Sono il piacere che ma mi faccia lei. Sono la terrazza sulla bellezza. Sono il dolore che la bellezza conosce.


Io sono il tempo della mia auge. Io sono la mia attenzione. Io sono permeata. Io sono la contaminazione. Sono Renza. Sono Lùcia. Sono Enrico Totti. Sono la Roma leggermente svanita. Sono Virginia Zombie Woof. Sono “chi ha paura di me?”.
Sono Matteo secondo me. Sono Luca, ma non secondo me. Sono Giovanni, secondo solo a me. Sono Giovanni II. Sono Giovanna d’Arquette. Io sono i macelli.


Io sono il noto sociologo Marshall McLuhan. (Io sono, io noto, io annoto, io annotto). Io sono la medium. Io sono il messaggio. Sono il massaggio galore. Io sono Orfeo, che ebbe in dono da Apollo un euro – dice.
 

Io sono tutti i giorni, tutte le notti, tutti i berti. Io sono la “A”, maledizione della sinistra alla destra del 6 gennaio.

Sono la gatta sul tetto che scatta.
Ich bin Eier aller Arten. (E il burro, anche).

 

Sono ok fine fersure fersure. Sono della valle, e non ci sono cure.

Io sono qua e tu sei il mio sofà.
Io sono Me. And you ain’t no cats.






I am the heaven, I am the water
Ich bin der Dreck unter deinen Walzen
(Oh no, whip it on me, honey!)
Ich bin dein geheimer Schmutz
Und verlorenes Metallgeld
(Metallgeld)
Ich bin deine Ritze
Ich bin deine Ritze und Schlitze

I am the clouds, I am embroidered
Ich bin der Autor aller Felgen und Damast Paspeln
Ich bin der Chrome Dinette, Ich bin der Chrome Dinette
Ich bin Eier aller Arten

Ich bin alle Tage und Nachte
Ich bin alle Tage und Nachte

Ich bin hier (AIEE-AH!)
Und du bist mein Sofa
Ich bin hier (AIEE-AH!)
Und du bist mein Sofa
Ich bin hier (AIEE-AH!)
Und du bist mein Sofa

Yeah-ha-ha-ay
Yah-ha
Yeah, my Sofa
Yeah-ha-hey

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