Come dire?… In qualche modo. Detto questo, (Penguins do it better, Italians do it best)
“Come dire?…”, disse X.
“In qualche modo”, suggerì Y.
“Assolutamente”, concordò X.
“Detto questo”, riprese Y, “come dire…”
“In qualche modo”, precisò X.
“Assolutamente… voglio dire…” volle dire Y, “francamente… se vogliamo…” voleva volere, sempre Y.
“Veda”, congiuntivesortativò X, “come dire…” comedisse X. “Sinceramente credo che è un… come dire…”
“Assolutamente”, assolutizzò Y. “Detto questo”, questodisse, “francamente, io ritengo che è…” ritenne che era.
“Resta il fatto…” restò il fatto X.
“Un momento, non mi interrompa, che io non l’ho interrotto”, interrotte Y.
“Ci mancherebbe”, eventualizzò X. “Detto questo…”
“No, comunque in qualche misura lei mi ha interrotta… ad ogni modo…”
“Si figuri”, ordinò X.
“Non c’è di che”, non ci fu di che Y.
“Dicevo…” diceva X. “Ho perso il filo…” perdette il filo, ma lo ritrovò, a quanto parvette. “Dicevo… Se è vero come è vero che – diciamocelo – …”, se lo disse X.
“Assolutamente sì”.
“Voglio dire: serriamo le fila… come dire?…” comedicette X.
“Serriamo le fila”, spiegò come dire serriamo le fila Y.
“Detto questo… e non vorrei perdere di nuovo le file del discorso, e via discorrendo…” discorse X.
“Lei ha perfettamente ragione, anche perché io sono uno che dico… come dire…”
“In qualche modo?”
“Assolutamente… Veda… io penso che oggi come oggi il focus è …” ebbe Y.
“Ma ci mancherebbe!” esclamipotizzò X.
“Come ripeto”, non ripeté Y, “… ma non vorrei ripetermi”, si ripetette Y, “nel senso che…”
“Assolutamente no, non gliel’ha mica ordinato il medico, vivaddio!”
Dio visse.
Ma non solo.
Dio disse. Disse a uno che passava di lì con un RPG: “Come dire…”
“In qualche modo”, lo rassicurò quello che passava di lì.
Detto questo, passò di là.
Le due incognite non ebbero nemmeno il tempo di dire “piuttosto che”.
“In qualche modo”, suggerì Y.
“Assolutamente”, concordò X.
“Detto questo”, riprese Y, “come dire…”
“In qualche modo”, precisò X.
“Assolutamente… voglio dire…” volle dire Y, “francamente… se vogliamo…” voleva volere, sempre Y.
“Veda”, congiuntivesortativò X, “come dire…” comedisse X. “Sinceramente credo che è un… come dire…”
“Assolutamente”, assolutizzò Y. “Detto questo”, questodisse, “francamente, io ritengo che è…” ritenne che era.
“Resta il fatto…” restò il fatto X.
“Un momento, non mi interrompa, che io non l’ho interrotto”, interrotte Y.
“Ci mancherebbe”, eventualizzò X. “Detto questo…”
“No, comunque in qualche misura lei mi ha interrotta… ad ogni modo…”
“Si figuri”, ordinò X.
“Non c’è di che”, non ci fu di che Y.
“Dicevo…” diceva X. “Ho perso il filo…” perdette il filo, ma lo ritrovò, a quanto parvette. “Dicevo… Se è vero come è vero che – diciamocelo – …”, se lo disse X.
“Assolutamente sì”.
“Voglio dire: serriamo le fila… come dire?…” comedicette X.
“Serriamo le fila”, spiegò come dire serriamo le fila Y.
“Detto questo… e non vorrei perdere di nuovo le file del discorso, e via discorrendo…” discorse X.
“Lei ha perfettamente ragione, anche perché io sono uno che dico… come dire…”
“In qualche modo?”
“Assolutamente… Veda… io penso che oggi come oggi il focus è …” ebbe Y.
“Ma ci mancherebbe!” esclamipotizzò X.
“Come ripeto”, non ripeté Y, “… ma non vorrei ripetermi”, si ripetette Y, “nel senso che…”
“Assolutamente no, non gliel’ha mica ordinato il medico, vivaddio!”
Dio visse.
Ma non solo.
Dio disse. Disse a uno che passava di lì con un RPG: “Come dire…”
“In qualche modo”, lo rassicurò quello che passava di lì.
Detto questo, passò di là.
Le due incognite non ebbero nemmeno il tempo di dire “piuttosto che”.
Il video dei pinguini intelligenti ▲ che hanno imparato a usare il linguaggio dei talk-show (tolc sciò) e dei TG ▲.
carina, mi ricorda la storiella di quello che invece di starnutire "ETCI'! ETCI'!", esclamava "EQUANTALTRO!"
RispondiEliminase è vero (nonevèro?) che non è vero (evèro?), sempre ammesso che ciò sia vero (nonevèro?) ...io mi guarderei bene (se così si può dire) dall'asserire (per così dire) che non è vero (nonevèro?), ma a prescindere! (se capisce cosa intendo dire...)
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